Ricette
Kyr alle violette di Nemi
Le violette sono un fiore gentile e prezioso che orna il margine del bosco col suo viola intenso e capace di profumare l’aria quando l’inverno non ha ancora lasciato il passo alla primavera.
L’Azienda Le erbe della Luna sta recuperando la storia coltivazione delle Violette a Nemi per farne una piccola eccellenza alimentare: si tratta di una pianta interamente commestibile, e il fiore, nelle preparazioni in cui può essere impiegato, mantiene non solo il colore, ma soprattutto il suo inconfondibile e soave profumo.
Per fare il Kir alla Violetta si parte dallo sciroppo, la cui preparazione è molto molto semplice, basta avere la pazienza di raccogliere una congrua quantità di violette. Su 100 gr di violette possiamo mettere 1lt di acqua (la proporzione è 1 a 10) 650gr di zucchero, Il succo di mezzo limone.
Procedimento: mettere le violette in un barattolo capiente, far bollire l’acqua e poi versarla sulle violette, chiudere il barattolo e lasciare in infusione per 24 ore. Trascorso questo tempo, filtrare l’infuso, togliere le violette che ormai avranno ceduto tutto il loro colore e mettere il tutto in una pentola, aggiungere lo zucchero, il succo di limone e rimettere sul fuoco (a fiamma bassa) fino a quando lo zucchero non sarà completamente sciolto.
Una volta che lo zucchero sarà sciolto e lo sciroppo ben caldo possiamo procedere all’imbottigliamento, per una migliore conservazione meglio metterlo in una bottiglia col tappo da sottovuoto.
Per fare il nostro kir invece, una volta che lo scrivo sarà freddo, possiamo procedere in questo modo: versare circa 1/4 di sciroppo in un calice da vino, aggiungere per il resto uno spumante bianco secco, volendo si può guarnire con una foglia di menta ed una violetta fresca e via, il vostro aperitivo elegante è pronto per stupire i vostri ospiti!
Aperitivo profumato alle erbe
Un tempo il vino veniva usato come veicolo per estrarre aromi, profumi e principi attivi dalle piante officinali, si preparavano infatti dei vini medicinali che venivano utilizzati a scopo terapeutico. La componente alcolica del vino è in grado di estrarre gli aromi ed i principi attivi dalle piante, in questo caso noi utilizzeremo il vino per estrarre profumi e sapori allo scopo di creare una bevanda dissetante e gradevole.
Come si fa: 1lt di buon vino bianco (per noi rigorosamente locale, vino doc Colli Lanuvini o Frascati), una manciata di rametti di rosmarino, una manciata di foglie di pelargonium malvarosa. Lasciare in infusione per 3-4 gg poi conservare in frigo. Il vino così profumato può essere miscelato con una parte di acqua frizzante per una bevanda da aperitivo.
Bruschetta primo sale e pepe rosa
Una bruschetta semplicemente… strepitosa! Facilissima da fare, diventa speciale proprio grazie alle erbette che vanno a guarnirla.
Pane di genzano IGP, casereccio e fragrante per la bruschetta, un ottimo primo sale di capra, noi utilizziamo quello dei Monti Lepini, foglie e bacche di pepe rosa, foglie di mentuccia romana.
Dopo aver pre-bruschettato il pane sulla piastra, mettiamo sopra una bella fetta di primo sale e lasciare che si sciolga sul pane, magari facendo anche un pò di crosta croccante (che è possibile ottenere con le griglie da toast) quindi togliere dalla piastra e mettere sopra qualche foglia di mentuccia romana insieme a foglie tritate di pepe rosa e volendo a qualche bacca sempre di pepe rosa. Mettere una spruzzata di sale e…. Slurp!!!
Bruschetta al pesto di portulaca
La portulaca è una di quelle erbacce che crescono ostinatamente in mezzo all’orto o nei prati, o anche nei luoghi più impensati. Considerata infestante da chi non ne conosce le virtù, si rivela una prelibatezza di stagione per chi invece la conosce e la sa apprezzare.
È un’erba ricca di sali minerali, tonica, diuretica, depurativa e rinfrescante, ottima in cucina, sia cruda che cotta.
Iniziamo con una delle ricette che la renderanno protagonista della vostra tavola:
Per la bruschetta di base noi utilizziamo il pane casereccio IGP di Genzano, profumo e crosta scura sono inconfondibili.
Per il pesto di portulaca: 100 gr di portulaca: una manciata di mandorle (o pinoli), uno spicchio di aglio, sale, olio evo q.b.
Mettere tutti gli ingredienti in un frullatore e frullare fino ad ottenere una bella crema, è importante mettere olio in abbondanza.
Spalmare la crema ottenuta sulla bruschetta calda e buon appetito!!!!
E’ possibile condire anche la pasta con questo pesto selvatico, verrà sicuramente apprezzato perchè è fresco e gustoso.
Tisana al mandarino
Questo è un infuso a caldo, per poter estrarre tutti gli aromi della buccia del mandarino, ma il consiglio e di lasciarlo raffreddare per berlo tiepido o anche freddo perchè è estremamente gustoso, dissetante ed energizzante.
Procuratevi una manciata di mandarini cinesi (circa 10), cosiddetti Kumquat (fortunato chi ne ha un alberello in giardino!) , 5 foglie di alloro, una manciata di cimette di menta bergamotto (8-10 cime).
Mentre portate a bollore l’acqua tagliate i mandarini a metà e spremete il succo nella teiera, mettete poi da parte il resto dei mandarini insieme all’alloro e alla menta. Appena l’acqua arriva a bollore buttate dentro i mandarini, lasciateli cuocere per 1 minuto, quindi versate l’acqua nella teiera in cui avevate spremuto il succo dei mandarini, buttate dentro le altre erbe, mettete il tappo e lasciate in infusione per circa 15 minuti.
Al termine filtrate tutto e trasferite l’infuso in una bottiglia, se volete berlo freddo. Lasciate raffreddare e conservate in frigo per 3-4gg, ma sicuramente lo berrete tutto di un fiato prima, perchè è ottimo in ogni momento della giornata!
Spritz del lago di Nemi
Questa è una bevanda a cui prestare molta attenzione… perché è talmente buona che i vostri ospiti la berranno tutta in un batter d’occhio!
Quindi mi raccomando: tenete sempre pronto il bis in frigo!
Gli ingredienti, rigorosamente a Km0: sciroppo di fiori di sambuco, rigorosamente raccolti lungo le sponde del lago e nei boschi di Nemi, un buon vino bianco locale, un Colli Lanuvini Doc o un Frascati Doc, acqua frizzante e una fogliolina di menta fresca
Come si fa: mescolare in una brocca o direttamente nel bicchiere 1 parte di sciroppo di sambuco, 1 parte di acqua frizzante e 2 parti di vino bianco, aggiungere la fogliolina di menta subito prima di servire.
Attenzione, crea dipendenza!!!!
Le violette sono un fiore gentile e prezioso che orna il margine del bosco col suo viola intenso e capace di profumare l’aria quando l’inverno non ha ancora lasciato il passo alla primavera.
L’Azienda Le erbe della Luna sta recuperando la storia coltivazione delle Violette a Nemi per farne una piccola eccellenza alimentare: si tratta di una pianta interamente commestibile, e il fiore, nelle preparazioni in cui può essere impiegato, mantiene non solo il colore, ma soprattutto il suo inconfondibile e soave profumo.
Per fare il Kir alla Violetta si parte dallo sciroppo, la cui preparazione è molto molto semplice, basta avere la pazienza di raccogliere una congrua quantità di violette. Su 100 gr di violette possiamo mettere 1lt di acqua (la proporzione è 1 a 10) 650gr di zucchero, Il succo di mezzo limone.
Procedimento: mettere le violette in un barattolo capiente, far bollire l’acqua e poi versarla sulle violette, chiudere il barattolo e lasciare in infusione per 24 ore. Trascorso questo tempo, filtrare l’infuso, togliere le violette che ormai avranno ceduto tutto il loro colore e mettere il tutto in una pentola, aggiungere lo zucchero, il succo di limone e rimettere sul fuoco (a fiamma bassa) fino a quando lo zucchero non sarà completamente sciolto.
Una volta che lo zucchero sarà sciolto e lo sciroppo ben caldo possiamo procedere all’imbottigliamento, per una migliore conservazione meglio metterlo in una bottiglia col tappo da sottovuoto.
Per fare il nostro kir invece, una volta che lo scrivo sarà freddo, possiamo procedere in questo modo: versare circa 1/4 di sciroppo in un calice da vino, aggiungere per il resto uno spumante bianco secco, volendo si può guarnire con una foglia di menta ed una violetta fresca e via, il vostro aperitivo elegante è pronto per stupire i vostri ospiti!
Aperitivo profumato alle erbe
Un tempo il vino veniva usato come veicolo per estrarre aromi, profumi e principi attivi dalle piante officinali, si preparavano infatti dei vini medicinali che venivano utilizzati a scopo terapeutico. La componente alcolica del vino è in grado di estrarre gli aromi ed i principi attivi dalle piante, in questo caso noi utilizzeremo il vino per estrarre profumi e sapori allo scopo di creare una bevanda dissetante e gradevole.
Come si fa: 1lt di buon vino bianco (per noi rigorosamente locale, vino doc Colli Lanuvini o Frascati), una manciata di rametti di rosmarino, una manciata di foglie di pelargonium malvarosa. Lasciare in infusione per 3-4 gg poi conservare in frigo. Il vino così profumato può essere miscelato con una parte di acqua frizzante per una bevanda da aperitivo.
Bruschetta primo sale e pepe rosa
Una bruschetta semplicemente… strepitosa! Facilissima da fare, diventa speciale proprio grazie alle erbette che vanno a guarnirla.
Pane di genzano IGP, casereccio e fragrante per la bruschetta, un ottimo primo sale di capra, noi utilizziamo quello dei Monti Lepini, foglie e bacche di pepe rosa, foglie di mentuccia romana.
Dopo aver pre-bruschettato il pane sulla piastra, mettiamo sopra una bella fetta di primo sale e lasciare che si sciolga sul pane, magari facendo anche un pò di crosta croccante (che è possibile ottenere con le griglie da toast) quindi togliere dalla piastra e mettere sopra qualche foglia di mentuccia romana insieme a foglie tritate di pepe rosa e volendo a qualche bacca sempre di pepe rosa. Mettere una spruzzata di sale e…. Slurp!!!
Bruschetta al pesto di portulaca
La portulaca è una di quelle erbacce che crescono ostinatamente in mezzo all’orto o nei prati, o anche nei luoghi più impensati. Considerata infestante da chi non ne conosce le virtù, si rivela una prelibatezza di stagione per chi invece la conosce e la sa apprezzare.
È un’erba ricca di sali minerali, tonica, diuretica, depurativa e rinfrescante, ottima in cucina, sia cruda che cotta.
Iniziamo con una delle ricette che la renderanno protagonista della vostra tavola:
Per la bruschetta di base noi utilizziamo il pane casereccio IGP di Genzano, profumo e crosta scura sono inconfondibili.
Per il pesto di portulaca: 100 gr di portulaca: una manciata di mandorle (o pinoli), uno spicchio di aglio, sale, olio evo q.b.
Mettere tutti gli ingredienti in un frullatore e frullare fino ad ottenere una bella crema, è importante mettere olio in abbondanza.
Spalmare la crema ottenuta sulla bruschetta calda e buon appetito!!!!
E’ possibile condire anche la pasta con questo pesto selvatico, verrà sicuramente apprezzato perchè è fresco e gustoso.
Tisana al mandarino
Questo è un infuso a caldo, per poter estrarre tutti gli aromi della buccia del mandarino, ma il consiglio e di lasciarlo raffreddare per berlo tiepido o anche freddo perchè è estremamente gustoso, dissetante ed energizzante.
Procuratevi una manciata di mandarini cinesi (circa 10), cosiddetti Kumquat (fortunato chi ne ha un alberello in giardino!) , 5 foglie di alloro, una manciata di cimette di menta bergamotto (8-10 cime).
Mentre portate a bollore l’acqua tagliate i mandarini a metà e spremete il succo nella teiera, mettete poi da parte il resto dei mandarini insieme all’alloro e alla menta. Appena l’acqua arriva a bollore buttate dentro i mandarini, lasciateli cuocere per 1 minuto, quindi versate l’acqua nella teiera in cui avevate spremuto il succo dei mandarini, buttate dentro le altre erbe, mettete il tappo e lasciate in infusione per circa 15 minuti.
Al termine filtrate tutto e trasferite l’infuso in una bottiglia, se volete berlo freddo. Lasciate raffreddare e conservate in frigo per 3-4gg, ma sicuramente lo berrete tutto di un fiato prima, perchè è ottimo in ogni momento della giornata!
Spritz del lago di Nemi
Questa è una bevanda a cui prestare molta attenzione… perché è talmente buona che i vostri ospiti la berranno tutta in un batter d’occhio!
Quindi mi raccomando: tenete sempre pronto il bis in frigo!
Gli ingredienti, rigorosamente a Km0: sciroppo di fiori di sambuco, rigorosamente raccolti lungo le sponde del lago e nei boschi di Nemi, un buon vino bianco locale, un Colli Lanuvini Doc o un Frascati Doc, acqua frizzante e una fogliolina di menta fresca
Come si fa: mescolare in una brocca o direttamente nel bicchiere 1 parte di sciroppo di sambuco, 1 parte di acqua frizzante e 2 parti di vino bianco, aggiungere la fogliolina di menta subito prima di servire.
Attenzione, crea dipendenza!!!!